sabato 28 febbraio 2009

X un amico

Ho sognato
che camminavo in riva al mare con il Signore
e rivedevo sullo schermo del cielo
tutti i giorni della mia vita passata.
E per ogni giorno trascorso
apparivano sulla sabbia due orme:
le mie e quelle del Signore.
Ma in alcuni tratti ho visto una sola orma,
proprio nei giorni
più difficili della mia vita.
Allora ho detto: "Signore
io ho scelto di vivere con te
e tu mi avevi promesso
che saresti stato sempre con me.
Perchè mi hai lasciato solo
proprio nei momenti più difficili?"
E lui mi ha risposto:
"Figlio, tu lo sai che io ti amo
e non ti ho abbandonato mai:
i giorni nei quali
c'è soltanto un'orma sulla sabbia
sono proprio quelli
in cui ti ho portato in braccio".

domenica 27 gennaio 2008

" ..Di nuovo la libertà, ma è solo una sensazione.Libertà non è l'assenza di vincoli, di obblighi, bensì la capacità di scegliere e di impegnarmi in ciò che ritengo sia meglio per me..."

venerdì 25 gennaio 2008

INDIGNAZIONE

Non è questione di destra o di sinistra, è questione di dignità nazionale.
Qualunque tipo di "ideologia" viene infangata e trattata come fosse carta igienica usata.
Certe immagini e certe situazioni non sono degne di uomini nè tantomeno degne di sedere su "certe poltrone".
Un governo che "cade" è una sconfitta per una nazione, di qualsiasi colore esso sia.
Certi "teatrini" da buffoni sono indegni e lasciano sprofondare nel ridicolo noi, onesti italiani, che sudiamo ogni giorno per la pagnotta, che paghiamo le tasse, che ci dimezziamo lo stipendio per far riempire le tasche di certi burattinai, che pensano a fare "politica" anche quando c'è da rimboccarsi le maniche e spalare "la monnezza" dalle strade.
Quasi quasi c'ha ragione Bossi, che sarà un folle ma almeno dice quello che pensa senza peli sulla lingua... in momenti come questi, viene voglia di "fare rivoluzione" e fare capire a questi "grandi del palazzo" chi comanda... xchè l'Italia è nostra, e ce la infangano ogni volta.
Non possiamo arrivare a vergognarci del nostro paese per colpa di questi 4 imbecilli che ogni volta ci ostiniamo ad eleggere CAPI per farli arricchire e farli "godere" quando l'italia va male, non è possibile che ci facciamo prendere per il culo ogni volta!

Che si dimentichino di me e del mio "voto"
Fanculo di cuore, grosso grosso, a Prodi Berluska Veltroni Fini e tutti i loro inutili scagnozzi... non vedo l'ora che SCOMPAIANO TUTTI e che arrivi una ventata di aria nuova e pulita.

giovedì 24 gennaio 2008

"...vedi questo telo alzato tra noi due è la vita
che tu hai sempre visto come un bel ricamo
io di qua da uomo so la trama ordita
odio e amo tra i suoi no e i suoi sì
siamo qui forse appena un po' più stanchi
fieri perché no di quei capelli bianchi
a implorare tempo come un tempo in cui
c'era la paura
della mano di papà prima della puntura
e di una porta aperta piano piano
a Clà com'è andata poi
sai se abbiamo vinto noi
perché io so solo che con te
di nuovo so sorridere
e un giorno imparerò
anche a vivere..." C.B.
Uno si costruisce grandi storie, questo è il fatto, e può andare avanti anni a crederci, non importa quanto pazze sono, e inverosimili, se le porta addosso, e basta. Si è anche felici, di cose del genere. Felici. E potrebbero non finire mai. Poi, un giorno, succede che si rompe qualcosa, nel cuore del gran marchingegno fantastico, tac, senza nessuna ragione, si rompe d'improvviso e tu rimani lì, senza capire come mai tutta quella favolosa storia non ce l'hai più addosso, ma davanti, come fosse la follia di un altro, e quell'altro sei tu. Tac. Alle volte basta un niente. Anche solo una domanda che affiora. Basta quello.

mercoledì 23 gennaio 2008

Il caffè

Una figlia si lamentava con suo padre circa la sua vita e di come le cose le risultavano tanto difficili. Non sapeva come fare per proseguire e credeva di darsi per vinta.
Era stanca di lottare. Sembrava che quando risolveva un problema, ne apparisse un altro. Suo padre, uno chef di cucina, la portò al suo posto di lavoro. Lì riempì tre pentole con acqua e le pose sul fuoco. Quando l'acqua delle tre pentole stava bollendo, in una collocò alcune carote, in un'altra collocò delle uova e nell'ultima collocò dei grani di caffè. Lasciò bollire l'acqua senza dire parola. La figlia aspettò impazientemente, domandandosi cosa stesse facendo il padre...Dopo venti minuti il padre spense il fuoco. Tirò fuori le carote e le collocò in un piatto. Tirò fuori le uova e le collocò in un altro piato. Finalmente colò il caffè e lo mise in una scodella.
Guardando sua figlia le disse: "Cara figlia mia, carote, uova o caffè?" La fece avvicinare e le chiese che toccasse le carote, ella lo fece e notò che erano soffici; dopo le chiese di prendere un uovo e di romperlo, mentre lo tirava fuori dal guscio, osservò l'uovo sodo. Dopo le chiese che provasse a bere il caffè, ella sorrise mentre godeva del suo ricco aroma. Umilmente la figlia domandò: "Cosa significa questo, padre?" Egli le spiegò che i tre elementi avevano affrontato la stessa avversità, "l'acqua bollente", ma avevano reagito in maniera differente.
La carota arrivò all'acqua forte, dura, superba, ma dopo esser passata per l'acqua, bollendo era diventata debole, facile da disfare.
L'uovo era arrivato al'acqua fragile, il suo guscio fine proteggeva il suo interno molle, ma dopo essere stato in acqua, bollendo, il suo interno si era indurito.
Invece, i grani di caffè, erano unici: dopo essere stati in acqua, bollendo, avevano cambiato l'acqua.
"Quale sei tu, figlia?" le disse. "Quando l'avversità suona alla tua porta; come rispondi?"
"Sei una carota che sembra forte ma quando i problemi e il dolore ti toccano, diventi debole e perdi la tua forza?"
"Sei un uovo che comincia con un cuore malleabile e buono di spirito, ma che dopo una morte, una separazione, un licenziamento, un ostacolo durante il tragitto, diventa duro e rigido? Esternamente ti vedi uguale, ma dentro sei amareggiata e aspra, con uno spirito ed un cuore indurito?"
"O sei come un grano di caffè? Il caffè cambia l'acqua, l'elemento che gli causa dolore. Quando l'acqua arriva al punto di ebollizione il caffè raggiunge il suo miglior sapore."
"Se sei come il grano di caffè, quando le cose si mettono peggio, tu reagisci in forma positiva, senza lasciarti vincere, e fai si che le cose che ti succedono migliorino, che esista sempre una luce che, davanti all'avversità, illumini la tua strada e quella della gente che ti circonda."
Per questo motivo non mancare mai di diffondere con la tua forza e la tua positività il "dolce aroma del caffè".

martedì 22 gennaio 2008

Il mio mondo

Piacere!!
Sono Alice e questo sarà il mio mondo...
...un mondo oggi allegro...domani triste...
...magari un po' bizzarro agli occhi del mondo...
ma vedete il mio mondo è solo mio, è la mia vita e non mi interessa che sia piacevole o normale, non mi importa se i più penseranno che io sia un po' matta... o che ho bevuto... o anche peggio...
io sono Alice e basta...

BENVENUTI NEL MIO MONDO!!!